Regolamento
Conoscenze richieste
Il logopedista al termine del percorso formativo avrà acquisito conoscenze teoriche, competenze pratiche e capacità relazionali, con particolare riferimento alle seguenti aree:
– prevenzione: il logopedista dovrà essere capace di individuare i bisogni di salute del singolo e della collettività, attraverso l’utilizzo di screening orientati ad individuare precocemente i disturbi del linguaggio e della comunicazione, dell’udito e delle funzioni orali per tutte le fasce d’età;
– valutazione e riabilitazione: il logopedista dovrà essere capace di utilizzare strumenti e procedure di valutazione al fine di eseguire il bilancio logopedico dei disturbi del linguaggio e della comunicazione in età evolutiva e adulta. Dovrà collaborare con gli altri membri dell’équipe alla stesura e alla realizzazione del progetto riabilitativo attraverso la definizione del programma e la scelta delle modalità più idonee per il recupero della disabilità. Dovrà inoltre documentare nella cartella clinica il piano riabilitativo,attraverso la stesura degli obiettivi terapeutici a breve, medio e lungo termine. Registrare l’outcome del paziente all’intervento e saper adattare il programma alle criticità del paziente;
– comunicazione e relazione: il logopedista dovrà possedere competenze comunicative e di relazione terapeutica con l’utente e la sua famiglia, applicando modalità di ascolto attivo e capacità di gestire le dinamiche relazionali. Dovrà inoltre saper interagire con gli altri professionisti dell’équipe nel rispetto degli specifici ambiti di competenza.
Regolamento
Organizzazione della didattica
Modalità e tempi di svolgimento delle attività formativa
Tipo di organizzazione
Lezione ex-cathedra
Si definisce “Lezione ex-cathedra” (d’ora in poi “Lezione”) la trattazione di uno specifico argomento identificato da un titolo e facente parte del curriculum formativo previsto per il Corso di Studio, effettuata da un Docente, sulla base di un calendario predefinito, ed impartita agli Studenti regolarmente iscritti ad un determinato anno di corso, anche suddivisi in piccoli gruppi.
All’interno dei corsi è definita la suddivisione dei crediti e dei tempi didattici nelle diverse forme di attività di insegnamento, come segue:
Didattica Tutoriale
Le attività di Didattica Tutoriale costituiscono una forma di didattica interattiva indirizzata ad un piccolo gruppo di Studenti; tale attività didattica è coordinata da un Docente-Tutore, il cui compito è quello di facilitare gli Studenti a lui affidati nell’acquisizione di conoscenze, abilità, modelli comportamentali, cioè di competenze utili all’esercizio della professione. L’apprendimento tutoriale avviene prevalentemente attraverso gli stimoli derivanti dall’analisi dei problemi, attraverso la mobilitazione delle competenze metodologiche richieste per la loro soluzione e per l’assunzione di decisioni, nonché mediante l’effettuazione diretta e personale di azioni (gestuali e relazionali) nel contesto di esercitazioni pratiche e/o di internati in ambienti clinici, in laboratori, ambulatori, ecc..
Per ogni occasione di attività tutoriale il CCdS definisce precisi obiettivi formativi, il cui conseguimento viene verificato in sede di esame.
Il CCdS nomina i Docenti-Tutori fra i Docenti, all’inizio di ciascun anno accademico.
Su proposta dei Docenti di un Corso, il CCdS può incaricare annualmente, per lo svolgimento del compito di Docente-Tutore, anche personale di riconosciuta qualificazione nel settore formativo specifico.
Il CCdS su proposta del Docente coordinatore dell’attività didattica pratica di tirocinio nomina all’inizio di ogni anno accademico i tutori addetti al tirocinio appartenenti agli specifici profili professionali.
Seminario
Il “Seminario” è un’attività didattica che ha le stesse caratteristiche della Lezione ex-cathedra ma è svolta in contemporanea da più Docenti, anche di SSD diversi, e, come tale, viene annotata nel registro delle lezioni.
Le attività seminariali possono essere interuniversitarie e realizzate anche sotto forma di videoconferenze.
Attività didattiche elettive/opzionali (ADE)
Il CCdS organizza l’offerta di attività didattiche elettive, realizzabili con lezioni ex-cathedra, seminari, corsi interattivi a piccoli gruppi, attività non coordinate oppure collegate in “percorsi didattici omogenei”, fra i quali lo Studente esercita la propria personale opzione, fino al conseguimento di un numero complessivo di 6 CFU.
Fra le attività opzionali si inseriscono anche tirocini elettivi svolti in strutture di ricerca o in reparti clinici. Il CCdS definisce gli obiettivi formativi che le singole attività didattiche opzionali si prefiggono.
Per ogni attività didattica elettiva istituita, il CCdS nomina un Responsabile al quale affida il compito di valutare, con modalità definite, l’impegno posto da parte dei singoli Studenti nel conseguimento degli obiettivi formativi definiti.
La frequenza alle ADE è obbligatoria e non può essere inferiore al 75%. Il mancato raggiungimento di tale livello di frequenza comporta la non ammissione alla verifica di profitto e la non acquisizione dei crediti relativi alle ADE. La verifica del profitto alle ADE dà luogo ad una valutazione di “idoneo/non idoneo” ed è effettuata da una commissione costituita dal o dai docenti responsabili dell’ADE stessa. Le modalità di tale verifica sono scelte dal/dai docente/i a seconda della tipologia dell’ADE ed approvate dal Consiglio di Corso di Studi, e possono essere rappresentate da colloqui, relazioni scritte, questionari e si svolgono nelle normali sessioni di esame. La verifica del profitto deve svolgersi entro la fine dell’anno accademico nel quale l’attività si è svolta.
Qualora la verifica di profitto non venga superata e/o sostenuta, lo studente può concordare con il docente di sostenerla in altra data oppure rinunciare a ripresentarsi, in tal caso non potrà acquisire alcun credito. Le attività elettive, anche se assegnate ad un preciso anno di corso, non danno luogo a propedeuticità.
La didattica elettiva costituisce attività ufficiale dei Docenti e come tale annotata nel registro delle lezioni.
Percorso normale
Piano di studio
Il Corso di Studi è suddiviso in cicli convenzionali (semestri), che prevedono aree didattiche propedeutiche e complementari per il raggiungimento degli obiettivi e dei crediti formativi (180 CFU), come esplicitati dal regolamento, e strutturato come di seguito riportato.
I ANNO – I SEMESTRE (30 CFU)
Obiettivo: lo Studente apprende le basi per la comprensione qualitativa e quantitativa dei fenomeni fisici e biologici, nonché i fondamenti dell’anatomia umana generale e distrettuale.
C.I. SCIENZE PROPEDEUTICHE FISICHE E STATISTICHE (6)
SCIENZE BIOLOGICHE E BIOCHIMICHE (6)
SCIENZE MORFOFUNZIONALI (5)
LABORATORIO INFORMATICO (IDONEITÀ) (3)
TIROCINIO I ANNO I SEMESTRE (10)
Regolamento
Esami di profitto
Verifica dell’apprendimento
Il CCdS stabilisce le tipologie ed il numero delle prove di esame necessarie per valutare l’apprendimento degli Studenti. Il numero complessivo degli esami curriculari non può superare quello dei corsi ufficiali stabiliti dall’ordinamento. La verifica dell’apprendimento può avvenire attraverso valutazioni formative e valutazioni certificative.
Le valutazioni formative (prove in itinere) sono intese a rilevare l’efficacia dei processi di apprendimento e d’insegnamento nei confronti di contenuti determinati.
Le valutazioni certificative (esami di profitto) sono invece finalizzate a valutare e quantificare con un voto il conseguimento degli obiettivi dei corsi, certificando il grado di preparazione individuale degli Studenti.
Gli esami di profitto possono essere effettuati esclusivamente nei periodi a ciò dedicati e denominati “sessioni d’esame”. I momenti di verifica non possono coincidere con i periodi nei quali si svolgono le attività ufficiali, né con altri che comunque possano limitare la partecipazione degli Studenti a tali attività.
Le sessioni di esame sono fissate in tre periodi:
I sessione nei mesi gennaio-febbraio-marzo;
II sessione nei mesi giugno-luglio;
III sessione nel mese di settembre/ottobre.
Le date di inizio e di conclusione delle tre sessioni d’esame sono fissate nella programmazione didattica di Facoltà. In ogni sessione sono definite le date di inizio degli appelli, distanziate di almeno due settimane. Il numero degli appelli è fissato in non meno di due per ciascuna sessione di esame.
La Commissione di esame è costituita da almeno due Docenti impegnati nel relativo Corso Integrato ed è presieduta, di norma, dal Coordinatore.
Sono consentite modalità differenziate di valutazione, anche consistenti in fasi successive del medesimo esame:
– prove orali tradizionali e prove scritte oggettive e strutturate (per la valutazione di obiettivi cognitivi, che devono riguardare tutte la discipline del corso integrato in una ottica interdisciplinare);
– prove pratiche e prove simulate (per la valutazione delle competenze professionali e delle capacità gestuali e relazionali);
– gli esiti delle prove in itinere potranno anche costituire l’unico elemento di valutazione finale per la commissione giudicatrice.
I ANNO – II SEMESTRE (30 CFU)
Obiettivo: lo Studente apprende le basi per comprendere i fenomeni fisiologici, correlati alle componenti psicologiche e socio-ambientali relative alla malattia; inoltre deve approfondire i principi generali dell’economia e dell’etica professionale.
SEMIO-ETICA, SEMIOSI E MORFOLOGIA NELLA LOGOPEDIA (6)
SCIENZE PSICOPEDAGOGICHE E SOCIALI (6)
FORMAZIONE IN AMBITO MEDICO-GIURIDICO E SOCIALE (7)
ATTIVITÀ DIDATTICHE ELETTIVE I ANNO II SEMESTRE (2)
LABORATORIO PROFESSIONALE 1 (1)
TIROCINIO I ANNO II SEMESTRE (6)
LABORATORIO DI LINGUA INGLESE (2)
II ANNO – I SEMESTRE (30 CFU)
Obiettivo: lo Studente impara le basi fisiologiche della comunicazione, del linguaggio, dell’apprendimento e dello sviluppo cognitivo.
C.I. CLINICA E RIABILITAZIONE IN AMBITO NEUROLOGICO (5)
C.I. CLINICA E PATOLOGIA DELL’ETÀ EVOLUTIVA (7)
SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE (5)
TIROCINIO II ANNO I SEMESTRE (13)
II ANNO – II SEMESTRE (30 CFU)
Obiettivo: lo Studente apprende le diverse metodologie di valutazione logopedica ed i relativi quadri clinici che comportano disturbi della comunicazione, del linguaggio, dei prerequisiti dell’apprendimento scolastico e della deglutizione.
INQUADRAMENTO MULTIDISCIPLINARE DELL’ASPETTO FONETICO-FONOLOGICO DEL LINGUAGGIO (8)
IDENTIFICAZIONE E GESTIONE LOGOPEDICA DELLA DISFAGIA E DELLA SORDITÀ (8)
LABORATORIO PROFESSIONALE 2 (1)
ATTIVITA’ DIDATTICHE ELETTIVE II ANNO II SEMESTRE (2)
TIROCINIO II ANNO II SEMESTRE (9)
LINGUA INGLESE (2)
III ANNO – I SEMESTRE (30 CFU)
Obiettivo: lo Studente apprende i principi morfo-funzionali dei distretti anatomici di pertinenza logopedica al fine di potersi agevolmente orientare all’interno della materia. Inoltre saranno illustrati gli strumenti clinici in neuropsichiatria infantile (reattivi mentali di livello e proiettivi).
ALTERAZIONI MORFO-FUNZIONALI DEL DISTRETTO TESTA-COLLO: CLINICA E TERAPIA (6)
CLINICA, PATOLOGIA E TERAPIA DELLE FUNZIONI NERVOSE SUPERIORI E DELLE FUNZIONI ORALI (6)
APPLICAZIONE PRATICA TEST PSICOMETRICI E DI LIVELLO (4)
TIROCINIO III ANNO I SEMESTRE (12)
ATTIVITA’ DIDATTICHE ELETTIVE III ANNO II SEMESTRE (2)
III ANNO – II SEMESTRE (30 CFU)
Obiettivo: lo Studente apprende la fisio-patologia della voce, oltre alle caratteristiche dei principali disturbi del comportamento, nonché come affrontare le disabilità dell’età evolutiva quali ritardo mentale e disturbi dello spettro autistico e illustrare i principali modelli di presa in carico riabilitativa del soggetto.
PROFILO INTERDISCIPLINARE DELL’APPRENDIMENTO E DELLA VOCE: NORMALITÀ E PATOLOGIA (6)
RITARDO MENTALE, AUTISMO E INTELLIGENZA LINGUISTICA: CONFRONTO DIFFERENZIALE-ANALISI E RECUPERI DELLE CAPACITÀ (5)
LABORATORIO PROFESSIONALE 3 (1)
TIROCINIO III ANNO II SEMESTRE (10)
ATTIVITA’ SEMINARIALE III ANNO II SEMESTRE (3)
PROVA FINALE (5)
Iscrizioni all’anno successivo
Sbarramenti
È consentito il passaggio da un anno al successivo esclusivamente agli Studenti che, al termine della sessione di esami di settembre/ottobre o, comunque, prima dell’inizio dei corsi del I semestre, abbiano acquisito tutti i crediti formativi previsti dal piano di studi, con un debito massimo di 20 crediti rispettando le propedeuticità previste dal piano di studi.
Lo studente si considera “fuori corso” quando, avendo frequentato le attività formative previste dall’Ordinamento, non abbia superato gli esami e le altre prove di verifica relative all’intero curriculum e non abbia acquisito il numero di crediti necessari al conseguimento del titolo.
Lo studente decade dal suo status qualora non abbia superato alcuno degli esami previsti dall’ordinamento per cinque anni consecutivi dall’ultimo esame superato, secondo quanto riportato nel Regolamento Didattico di Ateneo.
Regolamento
Frequenza
Obbligo di frequenza
La frequenza all’attività didattica formale, alle attività integrative, alle attività formative professionalizzanti e di tirocinio è obbligatoria. Le prove di esame potranno esse sostenute esclusivamente con una frequenza non inferiore al 75% del totale delle ore previste per ogni singolo insegnamento. Il passaggio agli anni successivi è consentito solo se lo studente ha frequentato l’attività didattica formale e completato il monte ore di tirocinio previsto salvo quanto stabilito nel successivo punto 11 (sbarramenti).
L’accesso alla frequenza del tirocinio dell’anno successivo è vincolato all’esito positivo del tirocinio dell’anno precedente.
Per essere ammesso all’esame finale di laurea che ha valore abilitante, lo studente deve aver superato tutti gli esami di profitto ed avere avuto una valutazione positiva di tutti i tirocini.
La frequenza viene verificata dai Docenti, secondo le modalità stabilite dal CCdS. L’attestazione di frequenza alle attività didattiche obbligatorie di un Corso di insegnamento è necessaria allo Studente per sostenere il relativo esame.
Gli Studenti eletti negli organi collegiali hanno giustificate le assenze dalle attività didattiche per l’espletamento delle riunioni dei medesimi organi.